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È un peccato non raccontare questa storia, perché non ha vizi di forma. Oppure dovrebbe essere il contrario, nel ventunesimo secolo; cioè dovrei scrivere: "È un peccato non raccontare questa cosa, perché è strapiena di vizi."
Gli eccessi sono affascinanti, anche privandoli dell'accezione cattolica, dato che Aristotele aveva pensato a essi prima di qualsiasi messia scrivendo la sua Etica Nicomachea, pur non categorizzandoli come invece hanno fatto i primi diaconi del cristianesimo.
Fatto sta che Cartaresistente si è avvicinato a me senza eccessi, e poi le mail che ci siamo scambiati sono sempre state leggere, in punta di polpastrello, ma non affettate. Semplici, pacate. E quando mi ha proposto di osservare i vizi capitali in modo che lui potesse illustrarli, be', ho accettato.
Spunteranno uno alla settimana, ogni giovedì, a partire dal 13 febbraio. Qui c'è il post di presentazione (clic) dei cartaresistenti.
Prima ho usato "osservare" con criterio. Perché i vizi saranno uno spioncino attraverso il quale spiare o spiarsi, se si ha la giusta follia di mettere sul pianerottolo la propria immagine cartonata a grandezza naturale.
Da uno spioncino non si vede tutto il mondo, però si può cominciare a vedere chi c'è dietro la porta, intanto.
Mi ha incuriosita da subito l'iniziativa di Cartaresistente. Ti leggerò
RispondiEliminaChe gentile, Pendolante. Grazie. Credo ci saranno sorprese, soprattutto dopo che i vizi inizieranno a sgranarsi.
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