sabato 27 ottobre 2012

Un ebook per bomboniera



Qualche giorno fa io e mio fratello ci siamo messi a parlare di ebook durante l'abitudinaria chiacchierata post prandium. Io avevo infilato la testa nella libreria alla ricerca di un racconto di Poe pubblicato in chissà quale antologia con chissà quale copertina. Brontolavo, spostavo libri, poltrone, maledette bomboniere di matrimoni e battesimi ormai svaporati. Così, mentre sacramentavo ho pensato a questo tweet di Antonella Sbriccoli.


E ho detto a mio fratello: «Sai, ebook, ebook, ebook! Però anche se avessi il racconto di Poe in ebook mica saprei in quale raccolta andarlo a cercare». 
«Cioè?» mi ha detto lui, anche se aveva capito; perché ci passiamo spesso la palla in questo modo. 
«Dico che l'ebook alla fine è un libro». 
«E che dovrebbe essere?» 
«Intendo che la struttura è la stessa. Sì, ok, puoi saltare direttamente ai capitoli e puoi taggare i racconti all'interno dell'epub, ma immagina che io abbia acquistato cento antologie con mille racconti. Avrei tutti i dati eppure non potrei fare una ricerca selettiva». 
«Vorresti una specie di libreria digitale?» ha detto lui accavallando la gamba. 
«Ma sì. Metti che nella vita acquisti, che so, quattro ebook reader diversi e non mi va di copiarci gli stessi libri, però quei libri li ho acquistati, magari da negozi online diversi. Ecco, mi piacerebbe poter fare una ricerca per variabili».
«Una specie di database?»
«Bravo! Uno standard al di fuori del contenitore epub, ma niente di manuale come per i programmi di tag per gli mp3. Pensaci. Hai tutti i dati in digitale. Sono lì. Titoli, data di pubblicazione, autori, traduttori. Ci vorrebbe uno standard di ricerca esterno appoggiato all'epup, o al mobi, o all'azw, o al kepub, e il digitale acquisterebbe più senso. Non trovi?»
«Non ci avevo pensato».
«L'ho trovato!» ho detto io. Una bomboniera è caduta. Ho alzato il libro sopra la testa poi l'ho sbattuto sul palmo. Copertina nera. Una vecchia antologia di Newton&Compton curata da H.P. Lovecraft.
«Visto?» ha detto lui. «Poteva andare anche peggio».
«Ma poteva andare meglio. La bomboniera per esempio non s'è rotta.»


4 commenti:

  1. Ma sarà successo davvero? Ah, 'sti narratori che non si capisce quando fanno sul serio o raccontano storie... ^^

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, sì, come no. È successo. Ho infiorettato, ma è successo. Il racconto di Poe era "La caduta della casa degli Usher". :)

      Pensa se si fosse chiamato "La caduta della bomboniera degli Usher".

      Elimina
  2. Pensa se lo avesse scritto oggi e Newton Compton lo avesse costretto per omologazione a intitolarla "Il mistero della casa maledetta." Se metti tutti i titoli Newton accanto non ritrovi la roba nemmeno se sei sensitivo... ^^

    RispondiElimina