venerdì 13 luglio 2012

Nella bottega piccola c'è l'horror buono




Sto partecipando al concorso per racconti horror "La piccola bottega degli orrori" indetto da WePub e Writersdream.

È un iniziativa a racconti aperti, cioè con il testo immediatamente visibile e voto e confronto diretto sul forum. Non partecipavo a qualcosa del genere dal Nero Lab, vinto a settembre dell'anno scorso.
È divertente. Forse perché il mio racconto "Perché siamo mostri" sta andando bene, anche se le votazioni non sono ancora concluse.
Mi piace l'aria sana di confronto che si respira, e alcune domande indirette stimolano riflessioni sul testo che mentre lo si scrive restano solo sullo sfondo, come percezioni: visioni laterali di una storia.
È come stare in una stanza che conosci guardando però la parete di fronte. Sai benissimo cosa c'è alle tue spalle, solo che in quel momento non la vedi. È sufficiente girarti per allineare mente e occhio a un presente fisico, chiaro, familiare.
Ecco, narrativa è scrivere anche con la coda dell'occhio.

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