mercoledì 12 ottobre 2011

Wepub, ma la birra non c'entra


I pub inglesi non c'entrano. È tutta roba italiana e l'unico alcol che vedrai è quello che farai scivolare in gola dopo aver ricevuto la mail con il contratto editoriale da firmare. Sì, niente carta neppure lì (forse).
In Wepub si definiscono editori nativi digitali, rifuggono dalle pubblicazioni a pagamento, credono nei bit e soprattutto negli autori che glieli inviano traslitterandoli in lingua italiana.

Una casa editrice made in Italy completamente digitale che si lascerà alle spalle tutti gli intermediari della carta e che avrà il libro elettronico come punto di forza.

Una scommessa, certo. Ma le buone intenzioni e le passioni, in questa penisola fatta di carta ingiallita - quando non di carta igienica - sono le uniche cose rimaste che possono farti vedere il verde della bandiera un po' più brillante.
E allora? Allora, Wepub ha bisogno di farsi un catalogo. Cerca scrittori. Ha indetto un concorso.
Ogni buon italiano ha nel cassetto un manoscritto. Qui il cassetto è l'hard disk e il manoscritto un file di testo. I fondatori, Andrea Bongiorni e Maria de Toni, promettono anche di rispondere in caso di rifiuto dell'opera. 
C'è tutto quello che serve a un buon italiano.
Cosa aspetti?

5 commenti:

  1. Ciao Sergio :)
    come va la valutazione della tua raccolta di racconti con Wepub?
    Novità?
    Simonetta

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  2. Ciao, Simonetta.
    Hanno terminato di leggerla. Immagino avrò notizie a breve.

    Grazie. :)

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  3. Ok. Tu tienimi aggiornata che io incrocio le dita ;)

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  4. Ciao Sergio, ci stiamo mettendo un po' più del previsto, scusaci, ma la risposta arriverà!
    A presto,
    WePub

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  5. Non ne ho mai dubitato. Buon lavoro. :)

    @Simo: grazie. :)

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