venerdì 25 luglio 2014

Non mi frega una cippa di Batman

E basta!
Mio padre odia le camere a spalla da sempre. Non che io le preferisca, ma lui le odia proprio, perché non ci capisce niente. Le immagini traballanti sono più veloci del percorso che i nervi ottici fanno dal bulbo al cervello, e resta indietro.
L'altra sera gli ho fatto vedere World War Z (e va bene, il film ti fa schifo e non m'interessa, cioè m'interessa, ma non c'entra con quello che sto per dire, e se vuoi ne parliamo dopo, con più calma). Non so cosa sia preso a Marc Forster, perché non lo vedo dai tempi di Monster's ball e Neverland, ma i minuti iniziali di WWZ sono più che tellurici.
La premessa importante è che mio padre non sapeva nulla del film. Nulla. Solo il titolo. Non gli era stato detto nulla degli zombie o del virus. Nulla.

È successo che per capire cosa stava succedendo, per cercare di spizzare il motivo per cui le persone di Filadelfia si comportavano in modo così strano, mio padre manco si è accorto della camera a spalla, anzi, credo che la scelta di Forster abbia contribuito ad alimentare quell'animale chiamato checavolosuccedeora?
Se invece mio padre avesse saputo degli zombie e del virus, avrebbe preso la curiosità con due mani e l'avrebbe messa da parte per lamentarsi della camera a spalla, perché lo so com'è, mio padre. Invece si è divertito a scoprire che accidenti stava succedendo a Filadelfia insieme a Brad Pitt. Brad si è divertito un po' meno.


Ci trovi così tanto gusto?

I blog di cinema, i social, youtube, la compagnia cantante tutta, però continua a bombardare i futuri spettatori di anteprime, di immagini, di mezze sceneggiature, sinossi mangiucchiate. Succhia loro la sorpresa. E già me n'ero lamentato.
A me basta sapere che si farà un nuovo Batman, che ci sarà un nuovo Guerre Stellari. Basta. Ma perché devi toglierti il gusto?
Perché trovi più interessante avere una donna già nuda invece di scoprirla un po' alla volta mentre la spogli?


3 commenti:

  1. Sul fatto che oggi c'è tanta gente che vuole sapere tutto prima sono d'accordo con te, non so che gusto si possa provare a guardare o leggere un'opera quando sai i personaggi che appariranno o le principali svolte narrative.
    Questa cosa la noto spesso nel mondo degli appassionati di fumetti, vogliono sapere chi ci sarà nella prossima storia, cosa succederà, se finalmente il tal tizio odiato muore (questa è ricorrente, ci sono odi personali che io trovo esagerati, sono frementi e impazienti).
    Io ad esempio ho la passione per le serie tv, non leggo mai le anticipazioni se non per sapere qualche titolo futuro e il genere; spesso mi avventuro a guardare dei pilot di cui non so nulla - scoprendo poi che sono stati girati e scritti da gente famosa, o altre cose - ma sempre dopo.
    Anche sulle sceneggiature su cui lavoro non chiedo particolari che non servono per il mio disegno - certe volte non so neanche cosa succede alla fine, lo scopro andando avanti col lavoro.

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    1. Esatto, Patrizia. Proprio così.
      Il mio post è stato ficcante, ma mica ce l'ho davvero con chi trova piacevole leggere l'ultima pagina di un romanzo. È che scrollando tra i contenuti di feedly mi capitano spesso foto e titoli che sbriciolano la sorpresa, e mio malgrado vengo messo a conoscenza di fatti che cerco di evitare con attenzione.

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  2. Sei il mio piú grande orgoglio.
    Grazie.
    Quando leggo le tue scritture ringrazio per l'illuminazione che spedisci.

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