sabato 15 settembre 2012

Le case col rossetto

La musica giusta per questo post è Icarus di tale Matt Woods, giovanotto nato in Cornovaglia che cerca fortuna a Londra.



Icaro e la Cornovaglia mi sembrano fatti l'uno per l'altra, perché messi insieme restituiscono un'immagine di libertà selvaggia e pericolosa. Scogliere aggredite da flutti gelidi e ali appiccicate con la cera lanciate verso un sole giallo fornace.
La libertà non esiste senza confini. Solo il nulla non ha confini; e il nulla non può essere: smetterebbe di non esistere.
Per essere liberi servono muri. Tutta la storia umana è fatta di opposizioni, perché l'uomo non vive di assoluti. Ha bisogno di recinti per pensare a praterie infinite e, stanco di camminare per praterie infinite, ha bisogno di muri per costruirsi un rifugio e riposare.
Ecco perché esistono le case col rossetto. Ci serve un riparo, un letto per gli affetti, uno scaffale per il matrimonio, una stanza per i dissapori, ma è necessario uscire da una casa per poter dire di averne una. Ecco, il difficile è riconoscerla in mezzo a tutte le altre, e riuscire a tornarci senza sciogliere la cera delle nostre ali.


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